L'Acer opalus (Acero Italico) è un albero della famiglia delle Sapindaceae.
E’ un albero deciduo, alto 20-25 m., a volte con portamento arbustivo, poco longevo (100-120 anni).
Interessante dal punto di vista ornamentale per il bel fogliame palmato che assume splendide colorazioni rosso-arancio nel periodo autunnale.
Il tronco è eretto, talvolta contorto e ramificato negli esemplari adulti. La chioma è ampia, tondeggiante, non molto densa.
La corteccia, liscia e grigio chiara, diviene poi bruno-giallastra, fessurata ed in età avanzata si desquama in placche sottili.
Le gemme sono pluriperulate; quelle laterali sono opposte ed appressate, ovato-oblunghe, con perule (scaglie che formano una gemma) rossastre e pubescenti, specialmente sul dorso.
Le foglie sono semplici, di colore verde brillante, piuttosto coriacee, a lamina espansa, larga da 5 a 15 cm, con 3/5 lobi leggermente acuti, e con denti ottusi abbastanza evidenti; la pagina inferiore è glabra ad eccezione delle nervature. In autunno assumono una tipica colorazione rossastra.
I fiori sono riuniti in infiorescenze corimbose erette, pubescenti che si formano in aprile-maggio insieme alle foglie.
Il frutto è una disamara con ali molto lunghe 2,5-4 e divergenti (circa 180°).
Sebbene presente in quasi tutte le regioni d’Italia, specie lungo l’Appennino, è una delle specie meno diffusa, tra gli aceri, e con distribuzione sporadica.
Cresce spontaneo, singolarmente o a piccoli nuclei mescolato ad altre latifoglie, fino e oltre i 1000 metri di altitudine, raggiungendo la quota massima di 1400 metri.
Predilige condizioni di media luminosità tipiche del margine e delle radure del bosco dove lo si trova più frequentemente.
La pianta è visitata dalle api per il polline ed il nettare.