Il nome scientifico dell’albero di acacia è Robinia pseudoacacia, in italiano robinia o acacia. E’ una pianta della famiglia delle Fabaceae, dette anche Leguminose, originaria dell'America del Nord e naturalizzata in Europa e in altri continenti. Volgarmente è nota anche come gaggia ed è una specie molto presente nel nostro Paese. Il nome acacia deriva dal termine greco akis=spina: il riferimento è a una delle caratteristiche principali di questa specie, ossia i rami ricoperti da forti aculei.
L’albero è una specie a foglia caduca, la cui altezza sfiora i 25-30 metri, sviluppando un tronco vigoroso, dalle caratteristiche inconfondibili. Da giovane, la gaggia ha una corteccia con disegni reticolati, poi screpolata con incisioni longitudinali e vistosi nodi. Il colore è dapprima bruno-rossiccio, a maturità tende al grigiastro.
I fiori dell’acacia bianchi o crema, lunghi circa 2 cm, sono la parte più preziosa dell’albero. Sono di tipo ermafrodito e si trovano riuniti in infiorescenze a grappolo, lunghe dai 10 ai 30 cm.
Sono molto vistosi, profumati e ricchi di nettare. Sono fiori particolarmente amati dalle api, con cui riescono a produrre un miele monoflorale, chiaro e fluido, molto gustoso: il famoso miele d’acacia. Dunque si tratta di una specie mellifera, che fiorisce da aprile a giugno.
I frutti dell’acacia sono dei legumi, grandi dai 5 ai 10 cm. Hanno una forma schiacciata, di colore bruno-rossastro, pieni di semi reniformi, molto duri, bruni con macchie scure. Il baccello si apre a maturità in autunno, ma persiste sulla pianta anche in inverno.
In Italia è presente dal livello del mare fino a circa 1000 metri di quota nel centro nord e fino a 1600 metri nel meridione. Si tratta di una specie molto invasiva, capace di adattarsi ad ogni tipo di terreno, dal piano fino alla collina.
Curiosità: Fu importata in Europa dall'America del Nord nel 1601 da Jean Robin, farmacista che curava l’orto botanico del re di Francia Enrico IV. L'esemplare proveniva dalla Virginia. Secondo la maggior parte delle fonti, nel 1601 Jean Robin ne piantò un esemplare nell'attuale piazza René Viviani, sulla Rive gauche, nei pressi della chiesa di Saint-Julien-le-Pauvre; esso è ancora esistente, anche se danneggiato nella parte più alta della chioma dai bombardamenti della Prima guerra mondiale e sostenuto da tre pilastri in cemento. Ciononostante continua a fiorire ogni primavera, da oltre quattrocento anni. Dei più di 370.000 alberi dei viali e parchi parigini quest'esemplare è comunemente considerato il più antico, oltre ad essere l'acacia più longeva d'Europa. È presente nell'elenco ufficiale degli "alberi notevoli di Francia" (Arbres remarquables de France) ed ha una circonferenza di circa 3,90 metri. In Italia la robinia è stata introdotta nel 1662 nell'Orto botanico di Padova, ossia appena sessanta anni dopo la sua introduzione in Europa per opera del giardiniere del re di Francia Enrico IV, Jean Robin. Da questo esemplare nel 1750 furono tratti i semi utilizzati per introdurre la specie in Germania, secondo le intenzioni dell'imperatrice Maria Teresa d'Austria.