L’olmo (ulmus), appartenente alla famiglia delle Ulmaceae, è un albero dalle grandi dimensioni, originario dell'Europa, dell'Asia e del Nord America, a seconda delle diverse specie. E’ uno dei più caratteristici e diffusi alberi italiani. Nel nostro paese si trovano prevalentemente le specie campestre e montano.
Si tratta di un albero dal portamento fiero e imponente, capace di raggiungere e superare anche i 30 metri di altezza e di vivere per 500 anni. In condizioni ottimali, dunque, l’olmo è dunque particolarmente longevo.
La pianta si presenta dunque con una struttura imponente e una certa eleganza; la sua larga chioma è uno dei segni distintivi della sua bellezza. Essa si distingue per la forma a cono leggermente arrotondata e le foglie seghettate presentano un’inconfondibile asimmetrica proprio in corrispondenza dell’attaccatura al picciolo. La corteccia che avvolge il tronco è di colore marrone scuro, rugosa e percorsa da incisioni e screpolature.
Anche i rami dell’olmo presentano una caratteristica distintiva: sono pelosi quando la pianta è ancora giovane per poi diventare lisci superati i due anni di vita. I fiori sono riuniti in mazzi e fioriscono da febbraio ad aprile in un bel colore rosso. Quando appassiscono, lasciano il posto ad un frutto di colore giallo che dopo qualche tempo cade a terra ruotando come un’elica. La bacca è del tutto inodore e ha un sapore aspro.
Il diffusissimo olmo campestre è presente in tutte le regioni italiane da 0 a 1000 m sul livello del mare (sopra i 1000 m. si adatta meglio l’olmo di montagna): lo si trova nei boschi di roverella (la specie di quercia più diffusa in Italia) e nell'intero orizzonte a latifoglie eliofile (ovvero le foglie che prediligono la luce solare).
L'olmo appartiene ad una specie arborea molto resistente e frugale, capace di sostenere siccità, freddo intenso, inquinamento atmosferico. Infatti l'olmo pur preferendo i suoli calcarei, argillosi e profondi, è anche in grado di vivere su suoli più poveri.
Tuttavia quando la pianta si troverà nelle situazioni limite tenderà a assumere forma arbustiva. Proprio per la sua presenza di fogliame non troppo fitto, la pianta si sviluppa meglio nei luoghi in cui vi si trova una buona luminosità, ma all'occorrenza, anche un buon riparo dal sole.
Le sue foglie sono semplici, di superficie molto ruvida e di tonalità verde scura. Hanno una forma ovale e presentano fini dentature ai loro margini. I fiori non sono particolarmente visibili, arrivando alla lunghezza di circa un centimetro.
I frutti dell’olmo prendono il nome di derivazione latina sàmare; hanno colore verde e sono molto vistosi. La formazione delle samare e la loro piena maturazione precede la formazione delle foglie. L’arrivo della primavera consente al sottile tessuto di asciugarsi, imbrunirsi e di assumere la consistenza di un leggero velo di seta.
Quando le samare dell’olmo si aprono e lasciano cadere i semi, l’albero si trova spoglio per la seconda volta, come se fosse pieno inverno. Da lì a poco, però, arriveranno le nuove foglie.