Orniello

L’orniello (fraxinus ornus ) è una pianta della famiglia delle Oleaceae (conosciuto anche come Orno e chiamato volgarmente anche frassino da manna o albero della manna nelle zone di produzione della manna).

Albero arbustivo, si presenta sia sotto forma di cespuglio che di albero. Specie resistente, colonizza quasi tutti i tipi di terreni, anche aridi o siccitosi.

Periodo di fioritura: aprile-maggio.

In Italia è comunissimo in tutta la penisola; popolare negli Appennini (specie quelli settentrionali e centrali) fino a oltre 1.000 metri di altezza, in particolare su quelli del versante orientale della penisola. Specie piuttosto termofila e xerofila preferisce le zone di pendio alle vallette ombrose e fresche. Cresce principalmente in boschi e foreste in associazione a varie latifoglie, come quercia, carpino ecc.
    
Chiamato volgarmente “albero della manna”, per la produzione della linfa che rapprendendosi produce la “Manna” e usata come blando lassativo. Può raggiungere l’altezza di circa 15 metri, ma spesso ridotto a cespuglio, è dotato di ottimo apparato radicale espanso, ma non profondo.

La corteccia è grigia e liscia, poi più scura e screpolosa, con tronco tortuoso e chioma ampia ed arrotondata (ha un diametro di diversi metri, ma è permeata dalla luce ed essendo piuttosto leggera viene mossa con facilità dal vento).

Foglie pennate lunghe fino a 20 cm, composte da 5-9 foglioline di forma oblungo-lanceolata e margine seghettato, di color verde scuro, virano al rosso porpora durante l’autunno. Produce piccoli fiori profumati bianco crema in tarda primavera, raggruppati in vistosi grappoli, che sbocciano dopo l’emissione delle foglie.

I frutti sono piccole sàmare pendule (frutti secchi), che maturano nei mesi di settembre-ottobre.

I rami sono opposti al portamento della pianta e tendono a scendere, il che non impedisce, comunque, che alla sua base cresca altra vegetazione.

Spesso lo si utilizza per il rimboschimento laddove ci sia stato un precedente incendio, ricolonizzando spazi forestali altrimenti persi.


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