La primula comune (Primula vulgaris) è una pianta della famiglia delle Primulaceae, che fiorisce agli inizi della primavera. Viene chiamata anche coi nomi “primavera” e “occhio di civetta”. La Primula vulgaris appartiene al genere (Primula) il quale comprende circa 500 specie. Anche la famiglia di appartenenza (Primulaceae) è ampia e comprende 12 generi.
Il nome del genere (“Primula”) deriva da un'antica locuzione italiana che significa fior di primavera (e prima ancora potrebbe derivare dal latino primus con riferimento al fatto che questa piante fiorisce prima di tante altre). All'inizio del Rinascimento questo termine indicava indifferentemente qualsiasi fiore che sbocciasse appena finito l'inverno. Mentre vulgaris significa comune; è una pianta molto comune e facilmente riconoscibile.
E’ una pianta perenne, che cresce da un´altezza di 10 fino a 30 cm, con un rizoma (modificazione del fusto che diventa sotterraneo, simile ad una radice) orizzontale, da cui dipartono le radici.
Le foglie sono tutte basali a forma di rosetta. Esse sono spesse e molto grandi: nel momento della fioritura misurano da 5 a 9 cm, mentre successivamente le loro dimensioni possono perfino raddoppiare. Il margine è irregolare e dentellato; nella pagina superiore le foglie sono glabre, mentre in quella inferiore appaiono leggermente pelose. Inoltre sono rugose per la presenza di numerose nervature e si restringono progressivamente verso la base.
I fiori ermafroditi [possiedono entrambi gli apparati sessuali, quello maschile (stami) e quello femminile (pistillo)] possono essere solitari o raccolti in ombrelli e spuntano all’inizio della primavera. In genere sono di colore giallo pallido ma in natura si possono anche trovare altri colori come bianco o rosa. Sono sorretti da un peduncolo pubescente alto fino a 15 cm. La corolla è divisa in 5 petali aventi ognuno una macchia giallo carico alla base.
Fiorisce da febbraio a marzo su terreni calcarei umidi, vicino a torrentelli, muri a secco, prati e boschi, dal livello del mare fino a 1200-1500 m di quota.
Il frutto è una capsula tonda, globosa, lunga all'incirca 7 mm, contenente numerosissimi semi.
Curiosità
Generalmente il fiore presenta 5 petali, quando ne presenta 6 si ritiene questo sia un segnale di buon augurio e fortuna. Santa Ildegarda (studiosa di medicina vissuta in Germania nell’XI° secolo) la consigliava come rimedio contro la malinconia. Portata sul cuore, a contatto con la pelle, trasmetteva la forza del sole di mezzogiorno.
Nel 1884 Lord Randolph Henry Spencer Churchill, adottò la primula come simbolo del Partito Conservatore inglese e questo simbolo è in uso ancora oggi. Una particolarità per quanto riguarda la P.vulgaris: l'impollinazione è particolarmente difficoltosa, a causa del periodo dell'anno nel quale fioriscono.
Non a caso, Sheakespeare in "Racconto d'inverno" scrisse delle pallide primule che muoiono nubili": questo perchè le primule sono piante entomofile, che affidano la loro impollinazione agli insetti, e, come si può ben intuire, nella stagione del risveglio, questi non sono particolarmente numerosi. In ogni modo, le Primule che vengono impollinate (le poche "fortunate"!) producono semi vischiosi, e le formiche, che ne vengono attratte, li portano lontano.