Il prugnolo selvatico (nome scientifico Prunus spinosa) è un arbusto spontaneo appartenente alla famiglia delle Rosaceae e al genere Prunus (dal greco “prunon” che indica il frutto del pruno e dal latino “spinosus” che lo identifica come una pianta spinosa).Viene chiamato anche prugno spinoso, strozzapreti o semplicemente prugnolo.

Il prugnolo è un arbusto o piccolo albero folto, è caducifoglie e latifoglie, alto tra i 2,5 e i 5 metri. Il tronco finemente fessurato ha una corteccia cenerina lucida; i rami sono sottili e spinosi. Le spine sono acute e pungenti e a volte formano un groviglio con le ramificazioni.

Le foglie sono alterne, lanceolate, brevemente picciolate, a margine seghettato.
 
Il pruno è uno dei primi alberi a fiorire in primavera. Sono migliaia i fiori bianchi, solitari o riuniti in fascetti, che compaiono già nel mese di marzo, ancor prima delle foglie. La fioritura continua per tutto il mese di maggio; hanno un profumo intenso e sono largamente bottinati dalle api.

Il frutto è una drupa, sferica di circa 1 cm, di colore blu-viola, ricoperta da un patina detta pruina, dal sapore aspro e allappante da acerba, acidulo-dolciastra a maturità; la maturazione dei frutti si completa in settembre –ottobre.

E’ una pianta spinosa spontanea che cresce ai margini dei boschi e dei sentieri, in luoghi soleggiati, dalla pianura fino ai 1800 metri in montagna.

Varietà rustica che si adatta a terreni sassosi e poveri, può formare un intreccio a forma di siepe molto fitto, impenetrabile, per questo anticamente veniva utilizzato dai contadini per proteggere i confini dei terreni e fornire protezione agli animali. Allo stato selvatico ha un fusto irregolare, a volte contorto.