La rosa canina è una pianta appartenente alla famiglia delle Rosaceae.
È la specie di rosa spontanea più comune in Italia e molto frequente nelle siepi e ai margini dei boschi. Talvolta viene chiamata rosa di macchia, oppure rosa selvatica.
Il nome "Rosa canina" viene indistintamente utilizzato sia nella nomenclatura botanica - indicando, rispettivamente, il genere e la specie - sia, abitualmente, nel linguaggio comune. Nel parlato di alcune regioni italiane, la rosa canina viene denominata rosa selvatica, rosa delle siepi, rosa spina, rosella, rosa di macchia, roselline dei pruni e biancarosa.
L'appellativo "canina" ha origini remote: anticamente, infatti, le radici di questo arbusto venivano impiegate in decotto come rimedio efficace nel trattamento della rabbia.
La rosa canina ha un portamento sarmentoso (di pianta che ha rami flessibili, ricadenti), presenta molte spine e radici lunghe e molto robuste. La pianta legnosa non supera generalmente i tre metri d'altezza.
I suoi fusti sono glabri, pendenti, arcuati, e vestiti da foglie caduche: queste sono ovali od ellittiche, imparipennate e composte ognuna da più foglioline (5-7), limitate da un margine irregolare e dentato. I rami di questo tipo di rosa possono essere eretti o curvi ma quasi mai assumono una proiezione rampicante.
La rosa canina fiorisce in giugno e luglio, con fiori di color da bianco a rosa chiaro, di 4-6 cm di diametro e presentano un gradevole profumo.
I frutti hanno forma di bacche quasi sempre di colore rosso (cinorrodi), ed al loro interno contengono tanti noccioli; attraggono molti uccelli.
La rosa canina é una specie originaria dell’Europa e quindi la possiamo trovare in natura anche nelle nostre zone. Il suo habitat sono i boschi di faggio, abete, pino e querce a foglie caduche, fino ad una quota di 1900 m., ma cresce anche, nelle radure, nei terreni incolti, nelle pietraie.