Il corvo imperiale (Corvus corax) è un uccello passeriforme appartenente alla famiglia Corvidae.
Esteticamente il Corvo imperiale si impone per le sue notevoli dimensioni, è infatti uno dei più grandi rappresentanti della famiglia dei Corvidi.
Il corpo raggiunge una lunghezza massima di circa 70 cm. e un’apertura alare fino a 1,2 metri ed è ricoperto da un piumaggio nero, folto e lucido, che in alcune specie può assumere sfumature brunastre. Sul collo sono disposte delle piume erettili che vengono utilizzate in caso di pericolo.
Il suo habitat naturale è costituito da aree boschive ai limiti di grandi spazi aperti e lungo le coste caratterizzate da rocce e falesie.
Il corvo imperiale è onnivoro, infatti inghiotte tutto ciò che può essere inghiottito, divora ogni sorta di sostanze vegetali, e nel contempo è un accanito predatore aggredendo coraggiosamente mammiferi ed uccelli di mole anche maggiore della sua.
Nei mesi estivi preda i pesci lungo le spiagge, in primavera scaccia gli adulti dai nidi e ne divora le uova ed i nidiacei. In piccoli branchi insegue le aquile, cercando di approfittare degli avanzi delle loro prede. Se si imbatte in qualche compagno ammalato o morto li divora senza alcuno scrupolo.
Il Corvo imperiale conduce vita abbastanza riservata; vive in piccole schiere che difficilmente superano i sei elementi. Si tratta di un uccello molto prudente, infatti è molto attento ad individuare qualsiasi segnale di pericolo e scende al suolo con molta prudenza.
I Corvi imperiali sono animali monogami, una volta costituitasi la coppia questa diventa inseparabile fino alla morte di uno dei due esemplari. La femmina sceglie il compagno in base alle sue abilità a procurarsi il cibo.
Il nido viene costruito da entrambi utilizzando fango e piumaggio e collocato sulle pareti rocciose, sugli scogli e sulle cime degli alberi più alti, comunque in luoghi inaccessibili. Sovente i nidi più vecchi vengono restaurati e riutilizzati.
La covata consiste di 5 o 6 uova verdognole, macchiate di bruno e di grigio. I piccoli vengono nutriti da entrambi i genitori con lombrichi, insetti, topi, uccellini, uova e carni putrefatte.
Appena le circostanze sono favorevoli, i giovani abbandonano il nido verso la fine di maggio o l'inizio di giugno, ma solamente verso l'autunno cominciano a vivere indipendenti.