Il gheppio comune, nome scientifico Falco tinnunculus, è un rapace appartenente alla famiglia Falconidae.
E’un piccolo rapace marrone-castano che misura da 34 a 38 centimetri dalla testa alla coda e la cui apertura alare è di 70-80 centimetri; il maschio adulto pesa mediamente circa 155 grammi e la femmina adulta, che è leggermente più grande, pesa mediamente circa 184 grammi. Il becco uncinato è di colore bluastro con la cera gialla; anche le zampe sono gialle.
Il maschio del gheppio ha, nell’area superiore del corpo, un piumaggio castano con chiazze nere, mentre la testa e la coda sono grigio-blu; la coda ha una sola striscia nera orizzontale sulla punta. Il petto e il ventre sono marrone chiaro e presentano macchie nere.
La femmina del gheppio è più scura del maschio e la sua schiena, ali e coda presentano delle strisce nere. L’area inferiore della femmina è color crema e ha più striature nere rispetto al maschio. Occasionalmente, la testa e la coda possono essere sfumate di grigio.
Gli habitat preferiti dai gheppi comuni sono campi aperti ed erbosi e terreni agricoli, che forniscono loro sufficienti spazi aperti per cacciare; a volte possono essere avvistati anche in aree boschive e paludi. Questi falchi si trovano in una vasta gamma di altitudini, dal livello del mare a quasi 5000 metri.
I gheppi comuni sono cacciatori diurni e trascorrono la maggior parte del loro tempo appollaiandosi e riposando all’interno del loro territorio, di solito passano molto tempo in volo solo durante la caccia o durante il corteggiamento.
I gheppi possono essere facilmente riconosciuti dal loro comportamento di caccia, durante la quale si librano a bassa quota (circa 10-20 metri dal suolo) sui prati in cerca di una preda che individuano, anche da lontano, grazie alla loro vista acuta, gettandosi in picchiata per afferrarla con gli artigli e ucciderla col becco uncinato.
Il gheppio è dotato di 15 vertebre nel collo che gli consentono di girare il capo di 180° e di osservare una preda fino a 220 gradi senza doversi muovere. Il suo volo è molto particolare: sbatte le ali ripetutamente a differenza degli altri rapaci e, si esibisce nel cosiddetto volo a spirito santo in cui resta fermo in aria.
Questi rapaci sono prevalentemente animali solitari, si osservano invece in coppie durante la stagione riproduttiva.
Quando il loro territorio è minacciato, i gheppi volano sotto l’intruso aprendo la coda a ventaglio, tremando e risalendo lentamente verso l’uccello intruso, a volte
attaccandolo direttamente.
Il Falco tinnunculus comunica principalmente visivamente e con vocalizzazioni, ma data la sua natura solitaria, la maggior parte di queste comunicazioni è limitata alla stagione degli accoppiamenti.
Un richiamo di allarme, descritto come kee-kee-kee, viene emesso da un membro della coppia quando i giovani sono minacciati, mentre dimostrazioni per la rivendicazione di un territorio si possono osservare tutto l’anno.
Il gheppio comune si nutre principalmente di piccoli mammiferi, comprese le arvicole e i topi; a volte si nutre di anfibi, rettili e altri uccelli. I principali insetti catturati sono grandi coleotteri, falene e cavallette. I gheppi si nutrono anche di carogne.
I gheppi comuni normalmente formano legami di coppia per lunghi periodi di tempo, se non per la vita, raramente i maschi hanno più partner.
Il corteggiamento inizia a febbraio o marzo e il ciclo di riproduzione termina circa un mese dopo l’involo della prole, che avviene a fine agosto. Il gheppio comune nidifica sulle sporgenze, negli edifici e sugli alberi, ma sfrutta anche nidi abbandonati di altre specie di uccelli.
Una covata comprende da 3 a 7 uova che si schiudono in 26-34 giorni. L’involo avviene normalmente entro il primo mese dopo la schiusa, ma i giovani falchi dipendono ancora dai genitori fino a quando le abilità di caccia non permettono loro di procurarsi il cibo da soli, il che richiede circa 7 o 8 settimane.
Generalmente è la femmina che cova, mentre il maschio provvede al cibo, anche se talvolta si scambiano le mansioni.
Ci sono pochi dati sulla longevità del gheppio comune in natura. Predazione, inquinamento, limitazione delle risorse e incidenti sulle strade contribuiscono alla mortalità precoce in questa specie. Solo circa il 66% dei gheppi comuni sopravvive ai primi due anni di vita in natura.
Il gheppio comune è classificato come LC (Least Concern=Minore Preoccupazione) nella Lista Rossa 2018 dell’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN).