Passero

Il passero italiano (Passer italiae) è un uccello, della famiglia Passeridae (ordine Passeriformes).

Esiste un dimorfismo sessuale, la femmina ha un colorito giallastro sporco inferiormente e bruno superiormente, con dorso striato di scuro.

Il maschio è caratterizzato dal capo bruno rossiccio con guance bianche e ampia macchia golare nera; nel piumaggio appena mutato (autunno e inverno), i margini chiari delle penne offuscano sia il nero della gola, sia il colore rossiccio del vertice.

Dimensioni: 15 cm di lunghezza per circa 30-35 grammi di peso.

Strettamente dipendente dall'uomo, frequenta soltanto i centri abitati permanenti e le campagne coltivate.

Come tutte le specie di passeri è onnivoro, mangia di tutto, semi, frutta, insetti e rifiuti alimentari dell'uomo.

Il nido, composto da erbe secche, è spesso ricavato negli anfratti delle case (ad esempio sotto le tegole o nei fori dei muri), solo raramente in cavi d’albero. Le cure parentali sono principalmente compito della femmina e in genere le uova deposte vanno da 3 a 6.

La cova dura circa 2 settimane e lo svezzamento dei piccoli avviene in 14-15 giorni. Vi possono essere sino a 3-4 deposizioni per anno.

Lo si trova in tutta Italia dove nidifica. Può nidificare sino ad oltre 2000 m di quota, ma è assente dai valloni abitati solo in estate.

Il passero italiano (Passer italiae) è un uccello stanziale molto comune in tutto il territorio italiano ad eccezione della Sicilia e della Sardegna.

Il passero italiano, chiamato anche passera d’Italia, è stato per lungo tempo considerato una sottospecie derivata dal passero domestico. Solo nel 2013 il Congresso ornitologico internazionale lo ha elevato a vera e propria specie (come ibrido stabile derivato dall’incrocio del passero domestico e della passera spagnola).

Sebbene il passero italiano rimanga tuttora una specie piuttosto diffusa, negli ultimi anni si è registrata una netta diminuzione della sua popolazione, ciò, probabilmente, a causa dell’intensificazione dell’agricoltura chimizzata e dalla riduzione dei siti adatti alla nidificazione (le case moderne hanno poche cavità idonee alla nidificazione).


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