Pettirosso

Il pettirosso (Erithacus rubecula) è un piccolo uccello passeriforme della famiglia Muscicapidae.

Il piumaggio del pettirosso è prevalentemente marrone, tranne che nella zona del ventre che è bianco. Gli esemplari adulti presentano la caratteristica colorazione rosso-arancio sul petto e sulla fronte. Non c'è differenza fra soggetti di sesso diverso Può raggiungere una lunghezza di circa 14 centimetri, con un’apertura alare di una ventina di centimetri e un peso che arriva a stento ai 20 grammi.

Si tratta di una specie diffusa in tutta Europa fino al Circolo Polare Artico e dall’Atlantico ai Monti Urali. In Italia è stanziale ovunque: presente d'inverno nelle zone di bassa quota e svernante regolare ad alte quote, migratore a breve raggio, territoriale anche durante lo svernamento.

Il suo habitat naturale è dato dai boschi di conifere, ma riesce ad adattarsi anche a zone urbane e abitate dall’uomo, come siepi, parchi, giardini. Ciò accade soprattutto in inverno, per la necessità di reperire cibo.

Il suo regime alimentare è composto soprattutto da invertebrati che vivono nel suolo, fra cui insetti come coleotteri e rispettive larve, gasteropodi e vermi, ma anche ragni. Durante l'autunno e fino alla primavera consuma anche una grande quantità di frutta e bacche, more, lamponi, mirtilli, fragole e ribes.

Il richiamo è un tic persistente e spesso ripetuto, una serie variata e definita di frasi corte e altamente gorgheggiate. Spesso cantano anche all'imbrunire o al buio e vengono confusi con l'usignolo.

Nonostante l'aspetto apparentemente mansueto e diversamente da quanto si possa credere per un uccello di così piccole dimensioni, il pettirosso è estremamente aggressivo e territoriale nei confronti dei suoi consimili e di altre specie di piccoli uccelli: se due esemplari dello stesso sesso dovessero venir confinati in uno spazio delimitato, questi si azzufferebbero tra loro fino alla morte di uno dei due o addirittura di entrambi.

La nidificazione avviene in diversi periodi dell’anno e per l’occasione il pettirosso costruisce nidi perfetti, dalla forma tonda, come una piccola coppa rotonda fatta di steli intrecciati, imbottito di foglie, piccole radici, muschio o peli. È la femmina che costruisce il nido con muschio, ragnatele e fibre animali, mentre il maschio impedisce agli altri uccelli di avvicinarsi alla zona.

L'accoppiamento dei pettirossi avviene da dicembre in poi; in genere la femmina raggiunge il maschio nel suo territorio e lì nidifica. I pettirossi depongono da una a due covate all’anno e, quando la femmina depone le uova (5-6) per la seconda volta, è il maschio ad occuparsi di nutrire i piccoli della prima covata. Dopo un paio di settimane dalla schiusa delle uova, i nuovi nati sono pronti a prendere il volo.

Curiosità

Secondo una leggenda, il pettirosso si sarebbe insanguinato il petto tentando di rimuovere con il becco la corona di spine che circondava la testa di Gesù Cristo sulla croce.

Per questo motivo il petto sarebbe rimasto macchiato di rosso. Gesù, in segno di riconoscenza, decise di lasciare all’uccellino la particolare colorazione, così che tutti potessero conoscere la bontà e la generosità del pettirosso.

Il suo canto melodioso venne imitato da Fryderyk Chopin nel tema principale della Grande Polonaise brillante op. 22, e da ciò è invalsa l'abitudine di chiamare il pettirosso lo "Chopin dell'aria", mentre più giusto sarebbe stato forse chiamare il musicista "Pettirosso di Varsavia".

Il pettirosso compare già nella mitologia celtica: per i popoli del nord era infatti uno dei simboli di Thor, dio del tuono, portatore di nuvole, fulmini e tempeste.


© 2024 Colli Dolci Colli - Tutti i diritti sono riservati