Rigogolo

Il rigogolo (Oriolus oriolus ) è un uccello della famiglia Oriolidae. Gli Oriolidi sono una famiglia dell'ordine dei Passeriformi, comunemente noti come orioli; il termine oriolo sembra essere derivato dal latino aureolus, «dorato» o «giallo». In effetti l'accoppiata cromatica prevalente è composta da giallo e nero.

Il rigogolo è caratterizzato da un evidente dimorfismo sessuale: mentre il maschio è inconfondibile, giallo brillante con ali e coda nere, la femmina e i giovani sono invece di colore verde-giallo pallido con ali e coda scure.

La taglia è di 22 cm di lunghezza, per un peso di 70 grammi ed un’apertura alare di 43-48 cm. Il Rigogolo è uno degli uccelli più appariscenti del nostro territorio, proprio grazie alla sua livrea giallo dorata. Le ali e la coda nere danno ancora più risalto al suo manto sgargiante.

Tra le specie migratrici che, all’arrivo della Primavera, scelgono il nostro Paese per nidificare, il Rigogolo è certamente uno degli uccelli più belli.

Al pari di altre bellissime specie migratrici dai colori esotici come il Gruccione, la Ghiandaia marina e l’Upupa, si tratta di una specie migratrice a lungo raggio, che migra in estate in Europa e in Asia occidentale per la riproduzione e che trascorre l’inverno in Africa centrale e meridionale.

In Italia è migratore regolare tra la metà di agosto e la metà di settembre e in aprile-maggio, estivo e nidificante. Nelle regioni settentrionali è presente in pianura e nelle basse colline, mentre più a Sud si insedia anche nelle zone montane fino a 1.000 metri di altitudine.

Per essere difficilmente identificabile canta raramente dallo stesso ramo, spostandosi in continuazione per fare perdere i riferimenti a chi lo avesse sentito. Il suo volo è agile e svelto, anche durante le migrazioni. Anche durante queste ultime predilige spostarsi in orari notturni per essere meglio nascosto.

Il suo habitat è costituito da boschi di latifoglie al di sotto dei 1800 metri s.l.m., ma frequenta anche frutteti, pioppeti, nonché parchi urbani e giardini. Nelle aree di svernamento si insedia nelle savane e nelle foreste tropicali.

Si ciba di grossi insetti nel corso della primavera e dell’estate, mentre in autunno appetisce frutta e bacche (fichi, uva, lamponi, more e frutti selvatici in genere).

Il rigogolo nidifica tra maggio e giugno. Il nido viene costruito sulla biforcazione di un ramo, ed è facilmente riconoscibile poiché è ancorato ad essa e la parte centrale, a forma di canestro, è sospesa nel vuoto, come un'amaca.

La scelta del territorio ove nidificare non è casuale, ma oculatamente definita; il rigogolo infatti cerca aree ove sia facilmente reperibile sia l’acqua sia il cibo, cioè vicino a torrenti, frutteti o vigne. Una volta trovati questi spazi, è facile vederli nidificare in quell’area tutti gli anni.

Nell’anno compie in genere una covata, costituita da 3-4 uova, la cui incubazione è assolta principalmente dalla femmina per 16-17 giorni. I pulcini sono nidicoli e vengono accuditi da entrambi i genitori; all’età di circa 2 settimane abbandonano il nido, ma rimangono in compagnia dei genitori fino al momento di intraprendere la migrazione.


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