La faina (martes foina) è un mammifero onnivoro della famiglia dei mustelidi. E’ lunga in media 35-50 cm con la coda di circa 25 cm. Il pelo, raso e folto, è di colore marroncino, che schiarisce sulla testa, mentre le zampe presentano delle "calze" di colore marrone scuro. Ha una caratteristica macchia bianca, più raramente giallognola, che si estende dal collo fino al ventre.
Si differenzia dalla martora comune per la macchia golare bianca e allungata verso il ventre (anziché giallognola e meno estesa), per le dimensioni un poco minori, le zampe e il muso più corti, le orecchie e gli occhi di dimensioni minori e in generale l'aspetto più slanciato.
La faina è un animale dalle abitudini squisitamente notturne: utilizza come rifugi diurni cavità o anfratti riparati in antichi ruderi, nei fienili, nelle stalle, nelle pietraie, tra le cataste di legna o nelle cavità naturali delle rocce, dalle quali esce al tramonto o a notte fatta.
E’ un animale principalmente solitario che vive in piccoli gruppi familiari soltanto nel periodo riproduttivo. La Faina frequenta diversi ambienti, dalla pianura alla montagna, fino ad altitudini di 2000 metri. Vive in zone forestali, cespugliate, ambienti rurali ma anche luoghi abitati dall'uomo.
La stagione riproduttiva cade durante l'estate: durante questo periodo gli animali perdono la loro spiccata territorialità e possono essere visti anche durante il giorno, mentre durante la notte echeggia il loro lamentoso richiamo di accoppiamento. I maschi durante il periodo riproduttivo tendono ad aumentare l'estensione del proprio territorio e ad accoppiarsi con tutte le femmine il cui territorio si sovrapponga parzialmente col proprio
La gestazione dura circa otto mesi, al termine dei quali vengono dati alla luce da uno a quattro cuccioli. I piccoli vengono svezzati in circa 8 settimane e curati dalla madre. Dopo il terzo mese diventano indipendenti. In natura vive 5-10 anni, mentre in cattività può sfiorare i venti anni.
La Faina è un predatore generalista, si nutre di topi, conigli, uccelli, pipistrelli, ma anche di insetti, frutti e bacche selvatiche. Quando riesce ad entrare in un pollaio, spesso uccide un maggior numero di animali rispetto al fabbisogno immediato di cibo, questo comportamento è noto come surplus killing.
Si tratta di una specie tendenzialmente onnivora, che si nutre di miele (risulta immune alle punture di ape e vespa), bacche, uova (delle quali incide il guscio coi canini per poi succhiarne fuori il contenuto), e piccoli animali: la carne, tuttavia è la componente preponderante della sua dieta. La faina è una preda dell’aquila reale, il lupo e della volpe.