La quercia che potete ammirare è una delle poche sopravvissute ai tagli selvaggi che si sono avvicendati nel tempo.
Questo approccio distruttivo forse ha una causa storica: bisogna tornare all'anno 890 d.C., quando, con il concilio Namnetense, la Chiesa dell'epoca prende una posizione ufficiale e condanna a morte tutti gli alberi secolari presenti sul suo territorio, nonché tutti i boschi ritenuti sacri dalle popolazioni pagane:
"Si diano alle fiamme, in tutto l’impero, i boschi che i pagani considerano sacri, si vada a caccia degli alberi millenari, che siano arsi vivi. Gli alberi sono consacrati dai pagani ai demoni".