Eccoci finalmente giunti al cospetto dei due giganti, due vecchi saggi. Si tratta di due esemplari di pino domestico, scientificamente denominato pinus pinea.
Con un tronco dalla circonferenza di 4 metri ci ricordano che sono lì da più di 170 anni, perfettamente adattati alla flora spontanea del territorio.
Il pino domestico si pensa che sia originario della Turchia o dell’africa settentrionale e che furono i romani ad introdurlo nella nostra penisola.
Le infiorescenze femminili sono costituite da grandi pigne verdi che a maturazione liberano semi oleosi dal guscio legnoso chiamati pinoli.
La magnificenza di questi due giganti si apprezza già percorrendo la statale 647 svettando, con oltre 25 metri, su tutta la sottostante vegetazione.